venerdì 21 maggio 2010

Il favoloso mondo di Andrea

 Il suo diario inizia così: " Giovedì 14 Giugno . Mi sveglio a Brooklin e prendo l'aereo delle 7.00 a.m dal JFK all'aeroporto di Ontario . Poi guido un'ora a nord di Los Angeles per andare a prendere Poppy , e altre due ore verso est fino all'A-Z West , vicino al Joshua Tree National Park"

A-Z west è un immenso studio-laboratorio, su un terreno di cinque acri lungo la motorway 62 che conduce a Los Angeles, tra la base militare di 29 Palmas e la Yucca Valley . Un laboratorio per sperimentare e far nascere nuove idee, al cui interno sono contenuti e riuniti gli opposti caratteristici dello stile artistico della Zittell. L'A-Zinfatti, si trova in una zona dove d'estate la temperatura raggiunge tranquillamente i 50 gradi e l'acqua bisogna farsela portare con le autobotti , mentre il metallo diventa incandescente 


"La mia arte rappresenta l'aspirazione a sfuggire a regole e convenzioni per inventare un proprio modo di vivere "




" Ho pensato i miei abiti come abiti che liberino dalla schiavitù di cambiare vestito ogni giorno, ma al tempo stesso abbiano disegno e identità inconfondibili " .




Costruire un mondo su misura, lontano dalla civiltà e dai ritmi frenetici delle metropoli, sfidando ogni giorno le forze della natura: questo è l’obiettivo di Andrea Zittel. Americana, classe 1965, una delle figure più interessanti dell'arte contemporanea internazionale, come testimoniano le numerose rassegne e meeting ai quali ha partecipato in questi anni: la Biennale di Venezia, Documenta, Biennale del Whitney Museum e recente protagonista di una grande mostra personale allo Schaulager di Basilea. Potrete ammirare le sue opere in una rassegna intitolata Between Art and Life, a Firenze dal 18.06.10 al 16.07.10 in occasione di Pitti Immagine (Palazzo Pitti, Galleria del Costume-Sale della Meridiana). La mostra propone una selezione di oltre 80 opere dell’artista, di cui due realizzate per questa occasione: dai wagon station ai sistemi e le capsule abitative per situazioni estreme come il deserto, abiti uniforms, gouaches e dipinti su tavola, tappeti e arazzi. Il percorso di Andrea Zittel – che si firma A-Z Administrative Service Zittel, brand autoriale e insieme spersonalizzato, manifesto della sua concezione del pensare e produrre arte  – si è svolto originariamente in California, dove è nata e ha compiuto i primi studi, poi a Brooklyn e infine nuovamente in California, dove si è stabilita con il figlio nel deserto di Joshua Tree.
Qui ora la Zittel prosegue la sua ricerca artistica applicata al quotidiano: i materiali, i limiti e i significati degli spazi abitativi, degli abiti e degli oggetti domestici, la resistenza del corpo in situazioni dove il tempo non è misurabile, le procedure in base alle quali definiamo e valutiamo le qualità. L'arte diventa così immagine dell'autore dell'opera, ma allo stesso istante acquista vita propria nella relazione quotidiana di eros-thanatos con il mondo che la circonda, con quel mondo che tende a relegare in un ambito solo " estetico " l'arte e le sue forme. L'opera non rimane solo come opera bella esteticamente, ma comunica anche a livello interiore la possibilità di pensare e poi di agire concretamente in modo alternativo, nella quotidianità.

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