sabato 30 aprile 2011

Potiche la bella statuina


POTICHE la bella statuina
Sono gli anni 70 della borghesia francese. Suzanne è casalinga e moglie di Robert Pujol,
facoltoso industriale alla guida della fabbrica di ombrelli fondata dal padre di lei. 
Vive in una arredatissima casa piena di oggetti da accudire che, come lei, sono l’indispensabile e patinato ornamento dell’abitazione in cui i suoi figli e il dispotico coniuge transitano (il termine potiche del titolo è un vaso privo di valore che ha il solo scopo di arredare). Ma quando il marito viene sequestrato dai suoi stessi operai stanchi per le ingiustizie subite, Suzanne entra in gioco da protagonista nel ruolo di mediatrice per il rilascio. La trattativa avviene con successo attraverso l’intercessione della sua vecchia fiamma, il sindacalista BABIN ( monsieur Depardieu). A seguito però del sequestro subito Robert ha un cedimento fisico ed è costretto al riposo forzato. Improvvisamente la bella statuina si ritrova alla guida dell’azienda e con sorprendente determinazione e capacità si guadagna il rispetto di tutti. Tutto sembra funzionare finchè Robert torna a casa in piena forma e decide di rientrare al lavoro. Soltanto a François Ozon poteva riuscire l'impresa di ricongiungere in una commedia la coppia Deneuve-Depardieu. Il ritmo è scoppiettante, scandito da canzoni, incessanti battute, balli in discoteca e applausi. Meritati applausi.
Francesca Rovatti








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